About Trail of Istrian frescoes
The Middle Ages are a long period that in different areas had a different duration. The preserved Istrian mural paintings were painted between the 9th and 16th cc. in the manner of the Middle Ages although this period chronologically surpasses its limits. The 16th c. finally set the borderline between Habsburg and Venetian territory in Istria. However, until then the political map of Istria remained rather varied. Besides Venice and Austria, this area was under the administration of the Aquileian Patriarchate, the Counts of Gorizia, the Devin family and other minor feudal lords who, apart from the said rulers, inherited land that was given as a fief by bishops of as many as five historic dioceses: Poreč, Pula, Trieste, Koper and Pićan. They were the main commissioners of works of art in the Middle Ages, besides the local community that commissioned works of art mainly through confraternities (“townspeople societies” and “unions” of the time). Their commissioners and authors are rarely known to us by name. The first to emerge from the medieval anonymity was Ognobenus from Treviso (Ognobenus Trivisanus) who painted St. Vincent’s Church in Svetvinčenat. About one hundred years later, we know of Albert from Constance, Vincent and Ivan from Kastav, Anthony from Padova, Klerigin from Koper, Blasius from Dubrovnik (Blaž Dubrovčanin), Dominic from Udine and Orlando from Venice. Their origins also add to the diversity of art production of the Istrian Middle Ages.
//////// Il Medioevo e un’epoca piuttosto lunga, la cui effettiva durata varia da luogo a luogo. Gli affreschi conservati furono dipinti nello spirito medievale in un arco temporale che va dal IX al XVI secolo, superandone cronologicamente in confini. Nel XVI secolo si stabili il confine fra i possedimenti asburgici e veneziani in Istria: fino a quel momento la carta politica dell’Istria era piuttosto spezzettata. Venezia e Austria a parte, questo territorio era governato anche dal patriarca di Aquileia, dai conti di Gorizia e dai signori di Duino; vi era poi una miriade di altri feudatari minori che, oltre alle terre dei governanti menzionati, amministravano i possedimenti delle cinque diocesi storiche (Parenzo, Pola, Trieste, Capodistria e Pedena). Nel Medioevo i vescovi erano i principali committenti di opere d’arte, assieme alle comunita locali prevalentemente rappresentate dalle confraternite (i corrispettivi delle “associazioni di cittadini” e dei “sindacati” odierni). Raramente conosciamo i nomi dei committenti, come pure il nome degli esecutori dell’opera. Il primo artista ad emergere dall’oscurita dell’anonimato medievale e Ognobenus Trivisanus che dipinse la chiesa di San Vincenzo a Sanvincenti. A circa un secolo di distanza lo seguono Alberto da Costanza, Vincenzo e Giovanni da Castua, Antonio da Padova, Clerigino da Capodistria, Biagio Raguseo, Domenico da Udine e Orlando da Venezia: la loro stessa provenienza rispecchia la varieta della produzione artistica nell’Istria medievale.