About Shirthink
Quanta strada ha fatto la shirt. Da indumento funzionale a protagonista della moda. Oggi, addirittura un social. Vediamo come.
Trova una frase, inseriscila sulla maglia. Quella frase è solo tua, quella frase sei tu. Tutte le magliette, griffate da frasi, formano una rete. Un social. Gli utenti del social street potranno arrivare a te: cercando quella frase.
Tutti oggi scrivono sulle shirt: ma ancora non si era pensato di trasformare tali scritte in un elemento identificativo.
L’utente che si iscrive all’app Shirthink sceglie una frase che nessun altro potrà avere su tale piattaforma. Una volta acquistata e ricevuta la shirt, tramite la frase diviene identificabile con la funzione “cerca” di cui è fornita l’app.
Chi accede a shirthink attraverso la funzione ‘cerca’, digitando la frase che ha visto indossare su una shirt del social sarà in grado di identificare il titolare della shirt mentre, digitando almeno una parola contenuta nella frase, individuerà tutti coloro che hanno scelto quella specifica parola per la propria shirt. Si genererà una corsa alla personalizzazione e la curiosità di capire chi si cela dietro la persona che indossa la maglia con quella frase: il fenomeno si apre alla viralità.
Shirthink: quando la maglietta diventa un social network. O meglio, un social street, il primo al mondo. Un canale in cui il flusso di comunicazione, normalmente svolto in rete, prende vita e forma. Cammina, va in giro, rompe il muro dello schermo. Comunica davvero.
Il logo, formato da quattro virgolette che, girate, danno vita alla stilizzazione di una T shirt, anche plasticamente restituisce il senso della proposta: il fruitore diventa portatore del proprio pensiero, unico in quanto non replicabile; e attraverso un capo tanto diffuso, a portata di chiunque, combina la volontà di appartenere a una comunità (il social street) con quella di distinguersi, all’interno di questa e fuori da questa, con il proprio pensiero.
Vesti la tua mente, indossa i tuoi pensieri.
SHIRTHINK, DOVE LE PAROLE INCONTRANO LE PERSONE. How far she did the shirt. Functional garment protagonist of fashion. Today, even a company. Let's see how.
Find a phrase, enter it on the jersey. That phrase is yours, that phrase is you. All t-shirts, designer of phrases, form a network. A company. Users of social street can reach you: looking for that phrase.
All write today on the shirt, but still had not thought to turn those entries in an identification element.
The user who registers the app Shirthink choose a phrase that no one else can get on that platform. Once you purchased and received the shirt, using the phrase becomes identified with the "search" function of which is provided the app.
Those who access shirthink through the 'search' function, typing the phrase that has seen wearing a shirt of the company will be able to identify the owner of the shirt while typing at least one word in the phrase, identify all those who have chosen that specific word for their shirts. It will generate a run to the personalization and curiosity to understand who is behind the person wearing the shirt with the phrase: the phenomenon is open to virality.
Shirthink: when the shirt becomes a social network. Or rather, a social street, the first in the world. A channel in which the flow of communication, normally done in the network, and takes life form. Walking, running around, breaking the wall of the screen. Notify really.
The logo, consisting of four quotes that turn, give life to the stylization of a T shirt, also plastically returns the sense of the proposal: the viewer becomes the bearer of his own thought, unique in that it can not be replicated; and through one end so widespread, within reach of anyone, it combines the desire to belong to a community (social street) with that stand out, within this, and out of this, with their thoughts.
Dress up your mind, wearing your thoughts.
SHIRTHINK, WHERE THE WORDS MEET PEOPLE.