Piante Palustri Parco Apuane

Piante Palustri Parco Apuane Free App

Rated 4.60/5 (5) —  Free Android application by Divulgando Srl

About Piante Palustri Parco Apuane

Pier Luigi Nimis, Antonio Bartelletti, Emanuele Guazzi
Foto di Andrea Moro


Con il termine di ‘zone umide’ la convenzione di Ramsar indica: ‘paludi, torbiere, acquitrini o comunque specchi d'acqua naturali o artificiali, permanenti e no, con acqua dolce, salmastra o salata, ferma o corrente’. Questi ecosistemi ospitano una flora specializzata di grande interesse ecologico o fitogeografico.
La Toscana conserva ancora diverse aree palustri anche se piccole, nonostante i massicci interventi di bonifica.
Nelle Alpi Apuane esse sono poco frequenti, a causa della prevalenza di substrati calcarei molto permeabili che non consentono ristagni significativi di acqua; non mancano però alcuni esempi di aree umide, oggi divenute delicatissime, che conservano piante divenute rare, vunerabili o minacciate.

Il Padule di Fociomboli è la zona umida più conosciuta ed estesa, occupando per circa un ettaro un ripiano ellittico che era il letto di una conca würmiana ben conservata nelle tipiche forme; la flora è ricca di specie, tra cui tre rare orchidee, Dactylorhiza incarnata, Epipactis palustris ed il relitto glaciale Herminium monorchis, presente in Appennino nella sola stazione di Fociomboli.
Nei pressi del Monte Tontorone, una piccola area umida ospita l’unica stazione apuana di Menyanthes trifoliata; la piccola zona umida di Gorfigliano in Garfagnana ospita una cospicua popolazione della rara Epipactis palustris; vanno ricodate anche le aree di Puntato e di Foce di Mosceta, nel Retrocorchia, e due aree palustri ormai allo stato quasi residuale nel M. Palodina.
Nel Parco si possono osservare specie palustri anche in altre piccole aree, legate a sorgenti, stillicidi, fossi, ecc., come l’esile Anagallis tenella, Osmunda regalis, e briofite del genere Sphagnum, presenti in quasi 20 stazioni.

Sulla base di dati bibliografici e rilevamenti diretti sono state selezionate 123 specie legate a luoghi umidi presenti nel Parco. La guida vuole avvicinare l’escursionista e l’appassionato ad una maggiore conoscenza delle piante palustri e renderlo sempre più consapevole del loro valore e della necessità della loro conservazione.
La guida è stata realizzata in collaborazione con il Progetto Dryades, coordinato dal Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Trieste, nell’ambito del Progetto di conservazione e valorizzazione della biodiversità nelle aree umide dei tre parchi regionali della Toscana, finanziato dal Ministero dell’Ambiente (Progettualità CIPE 19/2004). Pier Luigi Nimis, Antonio Bartelletti, Emanuele Guazzi
Photo by Andrea Moro


The term 'wetlands' the Ramsar Convention states: 'swamps, bogs, marshes or other bodies of water natural or artificial, permanent and not, with fresh water, brackish or salt, or current stops'. These ecosystems are home to a specialized flora of great ecological or phytogeographical.
Tuscany still several marsh areas although small, despite massive remediation.
In the Apuan Alps they are infrequent, due to the prevalence of very permeable limestone substrates that do not allow significant ponding of water, there are also some examples of wetlands, which today have become very delicate, preserving plants have become rare, threatened or vunerabili.

The Marshes of Fociomboli is the best known and most extensive wetland, occupying about an acre a shelf elliptical that was the bed of a basin Würmian well preserved in the typical forms, the flora is rich in species, including three rare orchids, Dactylorhiza incarnata , Epipactis palustris and the glacial relict Herminium monorchis, present in the Apennines in the station alone Fociomboli.
Near Mount Tontorone, a small wetland is home to the only station apuana of Menyanthes trifoliata, the small wetland Gorfigliano in Garfagnana hosts a large population of the rare Epipactis palustris; ricodate are also areas of Puntato and the mouth of Mosceta, in Retrocorchia, and two marsh areas now almost in its residual in M. Palodina.
In the park you can observe marsh species in other small areas, linked to sources, dripping water, ditches, etc.., As the slender Anagallis tenella, Osmunda regalis, and bryophytes of the genus Sphagnum, which are present in nearly 20 stations.

On the basis of bibliographic data and direct measurements have been selected 123 species linked to moist places in the Park. The guide aims to bring the hiker and passionate to a greater knowledge of the marsh plants and make it more and more aware of their value and the need for their conservation.
The guide has been produced in collaboration with the Project Dryades, coordinated by the Department of Life Sciences, University of Trieste, within the Project of conservation and enhancement of biodiversity in wetlands of the three regional parks of Tuscany, financed by the Ministry of 'Environment (Projectuality CIPE 19/2004).

How to Download / Install

Download and install Piante Palustri Parco Apuane version 1.0 on your Android device!
Downloaded 500+ times, content rating: Not rated
Android package: com.divulgando.apuane, download Piante Palustri Parco Apuane.apk

All Application Badges

Free
downl.
Android
2.2+
n/a
Not
rated
Android app

App History & Updates

More downloads  Piante Palustri Parco Apuane reached 500 - 1 000 downloads

Oh snap! No comments are available for Piante Palustri Parco Apuane at the moment. Be the first to leave one!

Share The Word!


Rating Distribution

RATING
4.65
5 users

5

4

3

2

1