About Don Giuseppe Tomaselli
Sconosciuto nel suo paese natale, il sacerdote salesiano, morto nel 1989, autore di un centinaio di libretti religiosi distribuiti in tutto il mondo, viene ricordato come esorcista, mistico e guaritore. E c’è chi gli attribuisce miracoli. Don Giuseppe Tomaselli nacque a Biancavilla, un paese in provincia di Catania, il 26 gennaio del 1902 in una famiglia profondamente cattolica. Nel 1916 entrò nella Congregazione Salesiana fondata nel 1859 da San Giovanni Bosco, l'Apostolo della gioventù. Nel 1926 venne ordinato sacerdote e cominciò il suo lungo ministero durato quasi 63 anni durante i quali ha ricoperto vari incarichi: parroco, insegnante, cappellano presso comunità religiose, esorcista ed apostolo della buona stampa cattolica. Scrisse un centinaio di semplici libretti devozionali ed apologetici che stampò in milioni di copie e che diffuse in Italia e anche all'estero. Questi preziosi libretti vengono ancora stampati e distribuiti dai suoi figli spirituali riuniti nell'Opera Caritativa Salesiana di Messina.
Durante la sua vita lavorò con grande ardore per la salvezza delle anime, per le quali Gesù Cristo ha sacrificato la sua vita sulla croce del Golgota. Don Giuseppe Tomaselli era sempre disponibile ad aiutare il prossimo sia materialmente che spiritualmente. Se veniva chiamato nel cuore della notte per amministrare gli ultimi sacramenti ad un moribondo, accorreva prontamente, consapevole del fatto che Gesù Cristo desidera ardentemente la salvezza di ogni singola anima. Lo zelo per la santificazione e la salvezza delle anime è stato sempre un'aspetto caratteristico della vita sacerdotale di Don Giuseppe.
Da autentico salesiano era devotissimo alla Madonna. Enorme fu la sua gioia quando il 1 novembre del 1950, il grande Pontefice Pio XII (al secolo Eugenio Pacelli), decretò in maniera solenne e definitiva, essere dogma divinamente rivelato che la Beata Vergine Maria al termine della vita terrena venne assunta nella gloria dei cieli in anima e corpo.
Non gli piacevano i discorsi sdolcinati che anestetizzano le anime, ma denunciava in maniera energica le bugie del mondo. Riporto un breve brano tratto dal libretto "I nostri morti - La casa di tutti" edito nel 1953, nel quale raccontando di una sua visita al cimitero scrive: « Il viale è lungo; a destra ed a sinistra si ergono delle tombe, ma sono molte e non è possibile considerarle tutte. Qualcuna mi colpisce e mi obbliga a fermarmi. ... Il sepolcro è sontuosissimo, sormontato da un mezzo busto; fiori all'intorno ed una lampada accesa; gli emblemi delle virtù teologali sono artistici: la croce, l'àncora, la fiaccola; l'iscrizione del seguente tenore: « Mente eletta - Cuore nobile - beneficò gli altri, dimentico di sè - Sposa e figli straziati ne piangono il trapasso ». Bugie! Bugie! Il mondo è un ammasso di menzogne! Nel Cimitero però la menzogna regna sovrana: Tutti i morti sono onesti e caritatevoli. Pare che la morte scelga soltanto i buoni! Ho conosciuto quest'uomo... dalla mente eletta e dal cuore nobile! Ricordo bensì ciò che si diceva alla sua morte: Avrebbe fatto meglio a morire cinquant'anni prima!... Quanti padri di famiglia ha fatto piangere!... A quanti operai ha succhiato il sangue!... Quante prepotenze ed angherie ha fatto!... Prima di spirare colpito da male improvviso, invece di chiamare Dio, disse al servo: La chiave della cassaforte alle figlie femmine! - E cessò di vivere. Il suo corteo funebre fu di primo ordine: ghirlande senza numero e lunghe teorie di automobili. Ora sei qui, nobile signore, in pasto ai vermi! Hai gabbato il mondo, ma non certamente Dio. Avresti fatto meglio ad essere più caritatevole. Le ricchezze ammassate non sono più tue. Quante campagne possedevi! Adesso ti bastano pochi palmi di terra! O infelici ricchi! Siete invidiati dai mondani, ma Gesù ha lanciato contro di voi un «guai» terribile: Guai a voi, o ricchi! E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, anziché un ricco entrare in Paradiso! » Unknown in his native country, the Salesian priest, who died in 1989, author of a hundred religious booklets distributed worldwide, is remembered as an exorcist, mystic and healer. And there are those attributes miracles. Don Giuseppe Tomaselli was born in Pallet, a village in the province of Catania, on 26 January 1902 in a deeply Catholic family. In 1916 he entered the Salesian Congregation founded in 1859 by St. John Bosco, the apostle of youth. In 1926 he was ordained a priest and began his long ministry that lasted almost 63 years during which he held various positions: pastor, teacher, chaplain at religious communities, exorcist and apostle of good Catholic press. He wrote a hundred simple devotional booklets and apologetic that he printed in millions of copies and distributed in Italy and abroad. These precious books are still printed and distributed by his spiritual children gathered in the Work Charitable Salesian of Messina.
During his life he worked with great zeal for the salvation of souls, for which Jesus Christ sacrificed his life on the cross of Calvary. Don Giuseppe Tomaselli was always available to help others both materially and spiritually. If it was called in the middle of the night to administer the last rites to a dying man, came running quickly, aware that Jesus Christ ardently desires the salvation of every single soul. The zeal for the sanctification and salvation of souls has always been an aspect characteristic of the priestly life of Don Giuseppe.
From authentic Salesian was devoted to Our Lady. Huge was his joy when November 1, 1950, the great Pope Pius XII (born Eugenio Pacelli), decreed in a solemn manner and ultimately be divinely revealed dogma that the Blessed Virgin Mary at the end of earthly life was assumed in the glory of heaven in body and soul.
He did not like the speeches that mushy anesthetize souls, but vigorously denounced the lies of the world. Carry a short excerpt from the book "Our dead - The home of all" published in 1953, in which telling of his visit to the cemetery writes: "The avenue is long; right and left stand of graves, but are many and it is not possible to consider them all. Someone hits me and forces me to stop me. ... The tomb is sumptuous, topped by a half-length; around flowers and a lighted lamp; emblems of the theological virtues are artistic: the cross, the anchor, the torch; the inscription reads as follows: "Mind elected - Heart noble - did good to others, oblivious of himself - Bride and mangled children mourn the passing away." Lies! Lies! The world is a mass of lies! In the cemetery but the lie reigns: All the dead are honest and charitable. It seems that death only choose the good! I met this man ... elected by the mind and noble-hearted! But I remember what was said to her death: She should have to die before fifty years! ... How many fathers did cry! ... How many workers have sucked the blood! ... How many bullying and harassment has done! ... Before expiry badly hit by sudden, instead of calling God, said to his servant: The key to the safe to daughters! - It ceased to live. His funeral procession was of first order: garlands without number, and long lines of cars. Now you're here, noble lord, fed to the worms! You have duped the world, but certainly not God. You would have done better to be more charitable. The riches amassed are no longer yours. How many campaigns you possessed! Now you just a few feet of the ground! O unhappy rich! You are envied by the mundane, but Jesus has launched against you a "trouble" terrible: Woe unto you that are rich! It 's easier for a camel to pass through the eye of a needle, rather than a rich man to enter into Paradise! »