La Staffetta - Mehari

Il 23 settembre 1985 Giancarlo Siani e la sua Mehari fecero il loro ultimo viaggio insieme dalla sede del quotidiano "Il Mattino" al Vomero, dove, a Piazza Leonardo, il giovane cronista fu barbaramente ucciso dalla camorra a soli 26 anni.
Ventotto anni dopo, la Mehari, e con essa simbolicamente anche Giancarlo, sono tornati nella sede del giornale di via Chiatamone, al termine di una staffetta partita dalle Rampe Siani a via Suarez, dove, dopo la tradizionale deposizione di fiori alla presenza del governatore Stefano Caldoro, del presidente della Provincia Antonio Pentangelo, del sindaco Luigi de Magistris, dell'on. Valeria Valente in rappresentanza della presidente della Camera Laura Boldrini e di altre autorità, Paolo Siani, fratello di Giancarlo, ha consegnato le chiavi della vettura a Roberto Saviano, simbolo dei cronisti minacciati e della libertà di stampa.

A seguire, tappe al Liceo Vico in via Salvator Rosa, dove è salito in macchina il presidente di Libera don Luigi Ciotti, al Convitto Vittorio Emanuele in Piazza Dante con il magistrato che riaprì le indagini sull'omicidio di Siani Armando D'Alterio, alla Questura in via Medina con il presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità Alfredo Avella (e lo striscione del Coordinamento, in memoria di tutte le vittime innocenti della criminalità), al Teatro di San Carlo con il giornalista Rai Gianni Minoli e ovviamente a via Chiatamone, dove a guidare la macchina nella sala delle vecchie rotative del Mattino è stata Daniela Limoncelli, amica e "compagna di banco" di Giancarlo.

"In viaggio con la Mehari" è un progetto di comunicazione e sensibilizzazione - promosso da Fondazione Polis, Libera, Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e "Ossigeno per l'Informazione" con il sostegno di Regione Campania e Comune di Napoli - che, a partire dall'autovettura appartenuta a Giancarlo Siani, il cronista del quotidiano "Il Mattino" ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, accende i riflettori sui temi delle vittime innocenti della criminalità e della libertà di stampa.
Le iniziative realizzate nella giornata del 28° anniversario dell'uccisione del cronista e poi presso la sede del quotidiano napoletano "Il Mattino" e successivamente al Palazzo delle Arti di Napoli, dal 23 settembre al 15 ottobre scorsi, con rappresentanti della cultura e dell'antimafia, hanno suscitato il forte interesse dei più alti livelli istituzionali nazionali ed europei, che hanno invitato la Fondazione Polis della Regione Campania a promuovere una serie di incontri sui temi del progetto.
La Mehari è stata quindi esposta:
- il 23 novembre al Duomo di Napoli;
- il 26 e 27 novembre alla Camera dei Deputati;
- il 28 e 29 novembre al Senato della Repubblica;
- il 30 novembre al Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri;
- dal 3 al 5 dicembre al Parlamento Europeo a Bruxelles. On 23 September 1985 Giancarlo Siani and his Mehari made their last trip together from the headquarters of the newspaper "Il Mattino" the Vomero, where, in Piazza Leonardo, the young reporter was brutally murdered by the mafia in just 26 years.
Twenty-eight years later, the Mehari, and with it symbolically Giancarlo, are back in the street Chiatamone headquarters of the newspaper, at the end of a relay race game from Siani ramps via Suarez, where, after the traditional laying of flowers to the presence of the governor Stefano Caldoro, the President of the Province Antonio Pentangelo, the Mayor Luigi de Magistris, Mr. Valeria Valente, representing the President of the Chamber Laura Boldrini and other authorities, Paolo Siani, Giancarlo's brother, handed the car keys to Roberto Saviano, a symbol of the threatened journalists and press freedom.

Next, stages at the high school in Vico via Salvator Rosa, where he got in the car the president of Libera Don Luigi Ciotti, the Convitto Vittorio Emanuele in Piazza Dante with the magistrate who reopened the investigation into the murder of Siani Armando D'Alterio, to police headquarters in via Medina with the president of the Campania Coordination of the families of the innocent victims of crime Alfredo Avella (and the banner of the Coordination, in memory of all innocent victims of crime), the Teatro di San Carlo with RAI journalist Gianni Minoli and obviously via Chiatamone, where driving the car in the hall of the old and Morning rotary was Daniela Limoncelli, friend and "classmate" Giancarlo.

"Traveling with Mehari" is a project of communication and awareness - promoted by Polis Foundation, Free, Campania Coordination of the families of the innocent victims of crime and "Oxygen for Information" with the support of Campania Region and the Municipality of Naples - which, starting from the car belonged to Giancarlo Siani, a reporter of the newspaper "Il Mattino" killed by the Camorra September 23, 1985, it turns the spotlight on issues of the innocent victims of crime and freedom of the press.
The initiatives implemented in the day of the 28th anniversary of the killing of the reporter and then at the headquarters of the Neapolitan daily "Il Mattino" and then to the Palace of Arts in Naples, from September 23 to October 15 last with representatives of the culture and dell ' mafia, have aroused the strong interest of the highest national and European levels of government, which invited the Polis Foundation of Campania Region to promote a series of meetings on the project themes.
The Mehari was then exposed:
- November 23 at the Cathedral of Naples;
- On 26 and 27 November the Chamber of Deputies;
- On 28 and 29 November in the Senate of the Republic;
- November 30 at the General Command of the Carabinieri;
- December 3 to 5 at the European Parliament in Brussels.